L'idea ha preso spunto da un suggerimento offerto ad un'amico, ma ha destato altrettanto interesse in altri appassionati di mia conoscenza. Richiesta comune: un circuito semplice, di facile installazione e dove non fossero richiesti componenti elettronici.
Ci sono riuscito! Il circuito e la relativa modifica si presentano semplici e alla portata di tutti, ma come in tutte le cose c'è sempre il risvolto della medaglia: per attivare il blinker è richiesta l'azione di due interruttori (la freccia di Sx e l'interruttore aggiuntivo) e comunque a quadro acceso.
Schema elettrico e funzionamento
La tavola successiva illustra il classico schema per il controllo delle luci di direzione (in nero), adottato dalla maggior parte dei costruttori. Nella colorazione rossa è invece rappresentato lo schema della modifica che propongo.
Il funzionamento è piuttosto semplice: nel momento in cui viene chiuso il devio-frecce verso sinistra, si attiva l'omonimo circuito con relativo lampeggio, determinato dal relè di intermittenza.
Successivamente, appena si chiude l'interruttore S1, verrà alimentato anche la bobina del relè RL1 con la stessa cadenza delle luci. La corrente assorbita dal relè è talmente esigua che non provocherà alcun sovraccarico all'intermittenza.
Il relè a questo punto, tramite l'azione del suo contatto alimenterà in modo intermittente le luci di direzione di destra; un particolare da tenere in considerazione: la corrente per dette luci viene prelevata a monte del relè di intermittenza. Con questa soluzione sono scongiurati sovraccarichi all'intermittenza e possibili guasti.
Ultima precisazione: non necessariamente il devio-frecce e S1 devono essere azionati con una determinata sequenza. Se erroneamente il devio-frecce venisse inserito a destra, il circuito del "blinker" rimane inattivo e non esiste alcuna possibilità di guasto.
Installazione
Una delle prime regole nel mio codice di autodidatta: qualsiasi modifica deve essere attuata, in modo tale da permettere di ripristinare lo stato originale. Molte volte questa maniera di procedere complica le cose, ma rimane sempre la soddisfazione di aver realizzato un lavoro pulito.
Per effettuare la modifica non è necessario tagliare alcun filo, ma più semplicemente basterà derivarsi in prossimità del morsetto a cui fa capo. Nel limite del possibile, rispettate le colorazioni originali, che in un futuro potranno aiutarvi alla diagnosi di un guasto.
Relè (RL1)
Per questo componente ho utilizzato un tipo automobilistico.
- è facilmente reperibile, anche in campo di recupero;
- sopporta notevoli correnti;
- ha limitate dimensioni;
- è provvisto di connettori faston
Interruttore (S1)
Può essere utilizzato un tipo generico, in quanto la corrente che deve interrompere è dell'ordine dei 0,1-0,2A. Piuttosto la scelta dovrà tener conto della posizione dove verrà installato.
Cablaggi
Dato che il relè rappresenta il cuore della modifica, dal suo posizionamento dipendono la razionalità dei cablaggi. In linea di massima, è preferibile installarlo sulla parte anteriore del mezzo, in prossimità dell'avvisatore acustico o delle frecce.
Date le sue modeste dimensioni e peso, potrei consigliare di fissarlo alle guaine dei cablaggi dell'impianto elettrico, servendosi di qualche fascetta. La soluzione potrebbe sembrare precaria, ma oltre a non essere richiesta alcuna foratura, abbiamo realizzato un supporto elastico.
Schemi di inserimento:
Giusto per darvi una mano, vi propongo lo schema di collegamento del SilverWing.
Tale schema rappresenta una guida per individuare i punti e/o fili (dell'impianto originale) a cui andranno connessi i nostri cablaggi.
Schema elettrico del cablaggio per Honda Silver Wing
Nota finale:
Lo schema proposto non vi convince o troppo complesso il comando per attivarlo?
Se avete ancora voglia di leggere, potete dare un'occhiata allo schema alternativo che propongo qui sotto.
Schema alternativo
Questo articolo si propone come alternativa ad un analogo lavoro pubblicato sempre su queste pagine; in cambio di una leggera complessità circuitale, si ottengono alcuni vantaggi:
- lo schema è compatibile con la quasi totalità di moto e scooter;
- la modifica dei cablaggi è molto semplice;
- è possibile regolare la cadenza del lampeggio;
- e "ciliegina sulla torta" è previsto un timer che esclude il lampeggio dopo un determinato tempo;
L'unica difficoltà per portare a termine il lavoro, è necessario avere una discreta familiarità con l'elettronica; proprio per tale motivo eviterò di dilungarmi in ulteriori note tecniche e dettagli costruttivi.
Per chi avesse la necessità di approfondire l'argomento, potrà sempre leggere l'articolo più didattico summenzionato, sempre dedicato all'installazione del "blinker".
Schema elettrico:
La mia soluzione prevede di realizzare ex novo il relè di intermittenza, questo perché in molti casi il dispositivo originale non è dimensionato per attivare simultaneamente le frecce.
Tutto il circuito si basa sull'integrato CD40106, composto da sei inverter con ingressi trigherati. Tale integrato non può essere sostituito con il 74HC14, in quanto non è studiato per alimentazione a 12V.
Due sezioni, poste in parallelo, vengono utilizzate come oscillatore per determinare la cadenza del lampeggio. I trimmer P1 e P2 regolano rispettivamente il tempo di lampada accesa e spenta.
Per semplificare il circuito potrebbero essere omessi i due diodi (1N4148) e uno dei due trimmer, ma in questo caso il tempo di cadenza acceso/spento delle frecce risulterebbe pressoché simmetrico.
La terza sezione viene utilizzata come temporizzatore per bloccare il lampeggio, in modo tale da evitare la scarica della batteria. Con i valori definiti da C1 e R1 si ottiene un intervallo di circa 6min. Questi valori possono anche essere modificati, ma consiglierei di non aumentarli in modo esagerato, al fine di evitare anomali comportamenti della logica.
Relè (RL1). Dovrà essere utilizzato un tipo a doppio scambio e con correnti ai contatti almeno di 10A. Non sottovalutate questo componente in quanto sarà sottoposto a notevoli correnti e a rapidi cicli di apri/chiudi.
Realizzazione:
Non ci sono particolari problemi di montaggio da segnalare, salvo il fatto che non sono in grado di fornire il disegno del circuito stampato, in quanto generalmente utilizzo tecniche alternative a filo. In ogni caso il primo passo sarà quello di dimensionare la scatola che dovrà proteggere tutto il circuito e prevedere un apposito connettore che permetta una pratica sconnessione.
Altra raccomandazione: tenuto conto delle notevoli vibrazioni presenti sui nostri mezzi a due ruote, curate le saldature e l'ancoraggio dei componenti, per evitare possibili guasti.
Schemi di inserimento:
Oltre alla tavola sovraesposta, credo ci sia ben poco da aggiungere. Le due colorazioni (nero, rosso), rappresentano rispettivamente l'impianto esistente e la modifica. Il morsetto (a) andrà derivato a monte del contatto di accensione, garantendo che la linea sia protetta da un adeguato fusibile.
Interruttore (S1). Può essere utilizzato un tipo generico, in quanto la corrente che deve interrompere è dell'ordine dei 0,1-0,2A.
Piuttosto, la scelta sarà subordinata unicamente dalla posizione dove verrà installato.
Nota finale:
Se non vi interessa la sezione relativa al temporizzatore, potete tranquillamente eliminare C1 e R1 e collegare il piedino n. 5 dell'integrato in modo analogo a quanto è stato fatto per le altre sezioni inutilizzate.
by C. Michieletto