Oggi mi sono preso un giorno tutto per me per testare il mulo dopo la pulizia e modifica della frizione, con la donna dagli suoceri, parenti amici e colleghi in vacanza... sono solo con la BELVA!

Nel primo pomeriggio il tempo si assesta, scendo in garage e levo tutti i bagagli compreso l'onnipresente "bavule", allegerisco per bene il mulo, normalmente andiamo sempre in giro in coppia e con vestiario al seguito... oggi voglio godermelo tutto vuoto!
Mi vesto e parto, sono ancora un pò rinco dal pranzo e procedo mogio verso la valle dell'idice: voglio andare per il passo della Raticosa e la Futa, è da quando ho preso il silverone che non ho più bazzicato per quelle "piste" naturali


Mano a mano che inizia la salita, i muscoli si fanno più tesi, cominciano le prime curvine, iniziamo a macinare.
Mi butto dietro delle moto e un burgman400 che si sparano i curvoni a mille, il tipo sul suzuki è un manico e sembra divertirsi, quasi fatico a stargli dietro, ma sono ancora in fase "digestiva" e non rendo bene
Arriviamo alla Raticosa, insolito casino di moto per essere agosto, mi sa che le ferie stanno diventando un lusso di questi tempi, mi fermo un minuto per sistemarmi il casco e poi riparto verso la Futa


Inizia a piovigginare ma non ci faccio caso, dopo 9 km di curve in saliscendi taglio la Futa e mi butto verso il lago del Bilancino, adesso il paesaggio è proprio toscano, verde, rigoglioso, sfilo un castello sulla sinistra e gruppi di case in pietra a vista, le curve sono tutte un piacere, baciate del sole che torna a fare capolino dalle nuvole


Al lago decido di deviare e taglio da Barberino, voglio prendere l'autostrada per tornare indietro in relax, ormai, penso, ho già fatto un bel giro, ma ancora il bello deve venire!!!
Sfilo tra le macchine sul nastro d'asfalto, aprofitto delle zone libere da autovelox per sfogare un pò di motore, tra gallerie e viadotti passo Roncobilaccio e veloce scendo verso la pianura
Poi a Sasso una illuminazione! esco dall'autostrada e mi infilo per le Ganzole, voglio tagliare le valli per tornare a casa e a quest'ora del pomeriggio col sole già basso la strada che scollina è stupenda, tutta illuminata di arancio incorniciata dalle ombre degli alberi che la marcano
Le ganzole sono sempre uno spettacolo, una manciata di kilometri che restituiscono delle visuali sui calanchi e le colline bolognesi che sembrano quadri da esposizione
Scendo sulla valle del Savena decido di tagliare per Pianoro e scollinare sulla val di Zena a Botteghino, e via che riparto in salita su stradine che sembrano fatte apposta per il silverone, la ciclistica scorre sicura e precisa, lo prendo per le "corna" e col sedere sullo strapuntino lo butto giù ad ogni curva spalancando il gas con l'adrenalina che viaggia libera nelle vene.


Scorro sulla cima dei colli solitario, che spettacolo! scendo sui curvoni spostando un pò il peso, il bimbo è preciso anche se fa un pò le bizze sulle sconnessioni, le ruote piccole di taglio scooteristico ne risentono più di una moto, riesce comunque a farsi guidare che è un piacere nonostante la stazza, l'assenza delle marce è quasi un sollievo sui misti di queste zone
A botteghino ne voglio ancora!, risalgo per la val di Zena, passo il laghetto dei castori su una stradina solitaria occupata solo da qualche ciclista, l'asfalto è nuovissimo, le Gts sembrano urlare incollate come sono su quel inconsueto nastro nerissimo in mezzo a questa piccola valle che sembra fuori dal mondo, ricavata dal terreno friabile sembra di scorrere su un bellissimo plastico tanto è minuta e variegata tra le anse, i campetti verdi e i boschetti colorati
Arrivo al bivio per Monterenzio, questa non l'ho mai fatta, penso, da qui si arriva anche al Santuario del Monte delle Formiche, ricordo di esserci stato il secolo scorso, manco so com'è fatto il santuario, non finisco di pensare che sono già lì, la strada finisce su questo ultimo colle, da cui si erge la chiesa, parcheggio il mezzo e mi sgranchisco un po' le gambe


Dalla balaustra del porticato la vista è meravigliosa a picco sulla valle dell'idice, il silenzio è totale, si odono solo gli animali di una stalla lontana, muggiti che eccheggiano solitari in questo teatro naturale
Faccio un giro, scatto qualche foto e studio i sentieri ricavati nel bosco descritti nella mappa della comunità montana delle cinque valli, poi riprendo il destriero per le "corna" e come un cavaliere di altri tempi ritorno sui miei passi lungo questi paesaggi che sembrano avere qualcosa di magico così' vicini all'area urbana ma in realtà lontani anni luce nella loro semplicità e bellezza
Scendo tra i maneggi a Pizzano, mi reimmetto sulla strada che mi ha portato alla Raticosa che invece di magico ha solo le curve e me ne ritorno felice a casa tra le supersportive che impazzite mi sorpassano perchè non si sentono degne di seguire questo mezzo meraviglioso che è il Silverwing!
Beh loro si sono fatti un viaggetto adrenalinico di 60 km e tornano a casa col culo e la schiena indolenziti, io invece mi sono sparato 230km!!! quasi senza fermarmi, passando per strade che neanche immaginano, senza passare dal distributore e con un sorriso stampato in faccia che me lo levi solo prendendomi a sberle :D
Arrivato in garage dallo 0 del pieno il contakm segna 286 e la riserva non si è ancora accesa! La trasmissione si è comportata meravigliosamente, l'attacco è leggermente più alto con le bianche Malossi, forse un pò troppo secco, ma è solo questione di abitudine
I rumori sono finalmente SPARITI, c'è da dire però che ho appena fatto la modifica e saranno necessari molti altri kilometri per testarne appieno il comportamento, inoltre fuori non è più il caldazzo di luglio e la temperatura ha inciso molto sulla reazione "piccionesca" della frizione

Che dire... sono felice ;)