Una settimana di ferie a casa da solo. Un sogno che aspettavo da anni (se mi legge mia moglie mi uccide........ )
Mio figlio parte per andare a scuola e, come ogni giorno, accendo il computer per leggere i vari messaggi.
Ce n'è uno particolare che mi colpisce: "Ci dobbiamo trovare a Imola per accordarci su quando andare a Kerpen (in Germania) dopo la fine del mondiale di F1". Per chi non lo sapesse la famiglia Shumacher abita lì, e non abbiamo fatto altro che accogliere (molto felicemente) l'invito rivolto al nostro Club.
Chiamo gli amici e chiedo se sia possibile farlo in giornata. "E certo" mi risponde al telefono Giuliano "siamo già qui all'autodromo. Dai che ti aspettiamo!"
Bene, giornata splendida, tempo a disposizione e visita ad amici. Ci vuole il mezzo giusto..................il mio SilverWing 400!
Anche la temperatura è perfetta: c'è una lieve brezza, ma la schiena si riscalda sotto i raggi del sole. Una vera goduria!
Vado giù in garage e rimiro per bene il mio "SilverSabba", posto sul cavalletto centrale al centro del box, in tutta la sua statuaria bellezza.
Apro il portone e lo porto fuori. Premo per un secondo sul bottoncino di "start" e il rumore pieno dei due cilindroni "illumina d'immenso" il tunnel intero. Il regime del minimo, appena alterato dalla azione dello starter automatico, si maniene leggermente alto, robusto e regolare. Un vero paradiso per le mie orecchie. Nulla a che vedere con gli arcaici "putputput"........
Il solito vicino curioso esce dal proprio garage e mi saluta con un cenno del capo. Scorgo nei suoi occhi un pochettino di "incredulità" nel vedermi alle 10 del mattino senza borsa da lavoro e in tenuta sportiva. "Oggi sono in ferie, caro Lamberto, me ne vado a fare un bel giretto......"
Mentre parto, vedo con la coda dell'occhio la "manina" salutarmi. Ricambio con un ampio gesto del braccio sinistro e le dita a "V".
Apro il gas, piano piano per non strafare (il motore è freddo, perbacco!), ma la spinta è già bella piena e sostanziosa.
Percorro tutte le stradine del mio paese a velocità rigorosamente codice. Sono ligio alle regole, questo è vero, ma non vado piano solo per questo. A quella velocità faccio scaldare un poco alla volta il mio "bimbone" senza tirargli il collo inutilmente. Ma c'è un'altra ragione, stravalidissima, per mantenere quella velocità: il fantastico sibilio "effetto turbo" che mi fà letteralmente impazzire.
Purtroppo "svanisce" verso i 70-75 all'ora, ma a quella velocità si iniziano a provare nuove emozioni. O meglio, non si prova nulla!
Come, direte voi, stai scherzando? Assolutamente no! Nessuna vibrazione, fluidità di marcia eccellente, protezione perfetta all'aria e capacità delle sospensioni di assorbire le buche "da riferimento". Come viaggiare sul velluto, e solo che in questo caso non è una metafora.
Credo di essere stato davvero fortunato. La forcella del mio Silver è praticamente perfetta, al contrario di altre riscontrate più molliccie ed inefficaci da alcuni amici del forum. Ed è pure accoppiata perfettamente agli ammortizzatori posteriori settati sulla posizione "3"!
Assorbimento perfetto delle asperità stradali e nessuna imbardata o oscillazione alle velocità più elevate.
Almeno così ho compensato la rabbia per le gomme IRC di primo equipaggiamento, che erano in condizioni pessime. Devo fare a proprosito un doveroso plauso a Honda e al suo Servizio Assistenza per la rapida risoluzione del problema (sostituzione di entrambi i pneumatici in garanzia).
Arrivo nella strada statale e di conseguenza il limite si "eleva" ad un livello accettabile.........
Finalmente si "accende" la terza tacca dell'indicatore di temperatura del liquido di raffreddamento, e la mano destra (che non aspettava altro!) con un gesto "incondizionato" apre di parecchio la morbida manopola del gas. La spinta trasmessa alla schiena e a tutto il corpo è davvero strabiliante. Il contagiri, che "sonnecchiava" nei pressi dei 4000 giri, si lancia a capofitto sui 5500, per poi allungare, senza nessun sforzo apparente del motore, vero i 6000. 7000, 8000, 9........ Alt, bisogna chiudere subito e rilassarsi! La velocità è triplicata nel giro di pochi secondi.
Non si può e non è nemmeno sicuro, per me e per gli altri utenti della strada. Rimando così i miei propositi "bellicosi" a quando imboccherò la
"complanare" che porta a Castel San Pietro. Pochi minuti e ci sono. Finamente posso dare sfogo alla "cavalleria" del mio SW400.
Ce n'è tanta, tanta e tanta. La lancetta del tachimetro inizia a salire vorticosamente. Cominciano a farsi sentire le varie fasi del "turbo". A poco meno dei 110 indicati si sente la prima "botta", a circa 120 la seconda, e a 135, quando chiunque avrebbe scommesso (trattandosi di un 400cc..) che la spinta si sarebbe in qualche modo ridotta, il motore invece entra completamente in coppia, regalando una progressione e un allungo incredibile. Il tachimetro si porta velocissimamente verso i 160 ma la spinta continua ancora. Il motore inizia a ruggire, e lo scarico armonicamente gli và dietro. Mi domando se sono davvero su uno scooter!
Ok sono d'accordo con voi, la velocità raggiunta è troppa e calo ai 130 indicati. Mi basta un filo di gas per mantenere il motore a circa 6500 giri. Sembra di essere fermi. La sensazione di solidità è tanta; il telaio è granitico e le sospensioni lavorano benissimo e perfettamente accoppiate. Non c'è oppressione di aria, le mani sono protette (mi sgriderete ma devo dirvi che ho guidato senza guanti), non ci sono vortici sulla schiena o sul casco.
Arrivo a Imola, bella cittadina ma trafficata. E' ora di provare l'accelerazione. Al semaforo si mettono pari a me vari mezzi, tra cui uno "sfortunato" Burgman 400 prima serie. Lascio il motore al minimo per tutto il tempo del "rosso" (così si raffredda la frizione).
Al verde apro a manetta. Il contagiri si porta a poco meno di 4000 giri per poi schizzare, nel giro di nemmeno due secondi, a oltre 5500 giri.
La spinta in avanti è poderosa, costante, libidinosa. Ma dove sono gli "avversari"? Guardo nello specchietto destro e vedo che "arrancano" ad una cinquantina di metri dietro di me, e lo spazio si amplia, secondo dopo secondo......... Mi dispiace per loro, ma non c'è storia.
La frizione del mio SilverWing si comporta benissimo. Dopo la pulizia accurata non accusa più nessuna rumorosità a caldo ("sbarattolamento") e pure nessun cigolio, che invece interviene, anche se in maniera minima, nelle primissime partenze da freddo. L'attacco è dolce e perfetto, così come la progressività e l'assenza assoluta di strappi. Il "connubio" con i rulli alleggeriti (nel mio caso da 21,5gr.) e lo Spring Slider è assolutamente ottimo.
La salita di giri è così regolare da poterla paragonare a quella di un motore elettrico. E' un grande risultato, considerando che è stato conseguito con ottimizzazioni di parti totalmente meccaniche (a volte l'elettronica è un "plus" inutile, come negli orologi Rolex). Mi capita di fare anche qualche frenata di emergenza, a causa dei soliti "ignoti" (la parola giusta da usare sarebbe simile) che considerano la strada come proprietà privata e non rispettano per nulla gli altri. Ma il SilverWing 400, e il suo poderoso impianto frenante integrale, compiono il solito e efficacissimo miracolo: nessun bloccaggio delle ruote e ridottissima strada percorsa durante la fase di frenata. Il mezzo si mantiene in perfetto equilibrio, piantato sulla strada e senza nessun minimo accenno di scodata. Per fortuna c'e "lui"............E pensare che con il SiverWing 400 quasi quasi non serve frenare! Merito del poderoso freno motore, qualità sconosciuta alla maggioranza degli scooter che si definiscono concorrenti.
Ed eccomi al circuito e alla mia "riunione". La prima cosa che mi dice Massimo è: "Cavolo quant'è bello! Dimmi qualcosa quando lo vendi, mi raccomando!" Onestamente gli riporto che è il quinto della lista..........
Potete non credermi, ma proprio ieri sera il "primo" (Andrea) mi ha telefonato per chiedermi la conferma della sua posizione in classifica.
Alla faccia della presunta non revendibilità dei SW!
Riparto alla volta di Castenaso per la via Emilia, che si percorre a circa 70 all'ora solamente. E chi se ne frega, tanto a quella velocità godo come un mandrillo (ricordate il sibilio "turbinante"' della trasmissione?).
Arrivo a casa e prima di mettere lo scooter in garage, lascio il motore al minimo per qualche secondo. Dò una rapida occhiata al contachilometri parziale: segna 196 km e l'indicatore del carburante è a metà. Bene, con i consumi ci siamo, eccome! Come ultima cosa controllo, come di prassi, il funzionamento di tutte le luci e poi lo spengo.
Sensazione strana, senza quel meraviglioso suono nelle orecchie.
In lontananza si sente un noioso "putputput" di un mezzo che sta transitando, ma non ci faccio caso..............
Sabba
P:S: Noie ed inconvenienti. Uno e "molto fastidioso": tanti moscerini spiaccicati sul cupolino. Quasi quasi mando una letterina di richiamo alla Honda.............
Prova del SilverWing 400 di Sabba
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- Scritto da SABBA
- Categoria principale: La Tecnica del Silver Wing e SW-T400
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......in una splendida giornata di fine estate.